GoSatrianoGo #2. Regalo di Natale 2015
GoSatrianoGo, la rubrica di Rocco Perrone
Capogruppo di Satriano2050, candidato sindaco alle elezioni 2014
“Il virus fornisce l’arma, l’alimentazione preme il grilletto” Colin Cambell
Da quando ho iniziato a interessarmi in maniera professionale e approfondita di tematiche ecologiste il mio approccio verso il cibo è cambiato. I consumi di suolo, acqua, sostanze chimiche (pesticidi su ortaggi e frutta, antibiotici negli animali) anidride carbonica che ogni giorno vengono utilizzati dall’industria dell’alimentazione sono impressionanti. Un sussulto di coscienza era inevitabile. Così ho iniziato a mangiare solo carne “paesana”, o meglio carne la cui provenienza era certa, per intenderci: il pollo di nonna, il coniglio di zia, l’agnello del vicino di casa e il vitello dell’amico di mio padre. Mi definivo un vegetariano ecologista: prestavo attenzione all’acquisto di frutta e verdura fuori stagione o che aveva viaggiato molto e boicottavo la carne industriale. Devo premettere che l’approccio animalista, nonostante io ne comprenda e condivida le ragioni, non ha mai fatto presa su di me. So che i polli industriali vengono ingozzati di schifezze e vivono in gabbie poco più grandi di loro, so anche che i vitelli vengono squartati mentre sono ancora vivi (l’elenco delle crudeltà potrebbe continuare) ma non era sufficiente per muovermi all’azione e non farmi mangiare la carne a differenza del punto di vista ecologista. Vivendo a Satriano (nelle zone rurali in genere) non è facile essere vegetariani: “se non mangi la carne o hai qualche problema fisico oppure ce l’hai mentale” (così dice un amico della provincia di Bari). Quando sei invitato a pranzo da nonne, zie, parenti e amici non puoi sederti a tavola e iniziare con le pippe ecologiste o animaliste, devi mangiare e ringraziare per l’ospitalità. C’è una sostanziale differenza tra la dieta di oggi e quella di 60 anni fa: la carne paesana probabilmente è genuina come una volta, le ricette sono sicuramente le stesse, è cambiata la quantità di carne che mangiamo! Un qualsiasi piatto tipico tradizionale (con carne) cucinato dalla nonna è quanto di meglio si possa gustare ma è cambiata la frequenza con cui viene consumato: loro mangiavano agnello una volta all’anno, noi una volta a settimana.
La vera rivoluzione è arrivata leggendo “The China study (salute e alimentazione)” di Colin Cambell, che si autodefinisce lo studio più completo sull’alimentazione condotto nel Mondo. Oltre trent’anni di esperimenti e ricerche per arrivare a questa conclusione: c’è una correlazione, statisticamente significativa e corredata da migliaia di studi scientifici, tra il consumo di alimenti di origine animale (carne, uova, latte e derivati) e le cosiddette malattie del benessere: cancro, diabete, malattie autoimmuni, e tante tante altre. Il libro è oggetto di una valutazione controversa all’interno della comunità scientifica e non va preso come una Bibbia. Allora dove è la rivoluzione? L’approccio salutista, che nel mio caso è arrivato dove non erano riusciti quello animalista e quello ecologista. Iniziare seriamente a mangiare meno carne e meno alimenti di origine animale non per ideologia ma per tutelare la propria salute. Può sembrare ovvio ma non lo è! Quanta carne mangerete nei prossimi giorni?
Ho voluto condividere queste riflessioni perché penso che l’approccio animalista e quello ecologista non abbiamo la stessa presa rispetto ad argomenti che riguardano la propria salute.
Il mio personale consiglio è di limitare il più possibile il consumo di carne e di alimenti di origine animale mangiando più frutta e verdura senza necessariamente diventare, o definirsi, vegani o vegetariani. Al di là della veridicità presunta o reale di tutti i dati contenuti nel libro è universalmente condiviso che una dieta salutare deve contenere meno carne e più frutta e verdura.
Questo libro è in grado di dare un forte scossone alle proprie convinzioni facendo riflettere su quanto sia importante prestare attenzione a quello che ogni giorno introduciamo nel nostro organismo attraverso l’alimentazione.
Ho pensato che da capogruppo consiliare di Satriano2050 fosse doveroso condividere con i miei concittadini queste informazioni che potrebbero migliorare la salute e il benessere psico-fisico.
Il mio regalo per il Natale 2015 è questo consiglio di lettura: The China Study (salute e alimentazione) di Colin Cambell, Macro Edizioni.
Da non trasformare in una Bibbia!
Buona feste.
Rocco Perrone
#GoSatrianoGo n.2