Isca, la prima risposta dell’Arpab
In attesa del rapporto completo dello screening radiometrico che sarà trasmesso tra quindici giorni alle amministrazioni, ecco la comunicazione ufficiale dell’arpab. Noi come sempre continueremo a vigilare su una questione così importante.
Screening radiometrico ambientale nei territori comunali di Satriano di Lucania, Brienza e Sant’Angelo Le Fratte – località C.da Pezzafarina, C.da Monte, C.da Acqua dei Salici, C.da Isca
In riferimento alle richieste dei Comuni in oggetto, relative all ‘esigenza di uno screening radiometrico nelle zone in oggetto, a completamento di altre indagini ambientali già condotte dall ‘Agenzia, l’Ufficio Centro Regionale Radioattività ha avviato ad ottobre u.s. un monitoraggio straordinario consistente in rilievi radiometrici in campo, campionamenti e successive analisi presso i laboratori di radioattività ARPAB. In tale occasione sono stati prelevati complessivamente n. 23 campioni, comprendenti terreno, acque di sorgente, acque di fontane, acque sotterranee (di pozzo) e latte di produzione locale.
Ai fini delle valutazioni analitiche dei dati di misura ottenuti sui campioni di acqua prelevati dai sette pozzi presenti in alcune proprietià private in esame, si è ritenuto opportuno richiedere preliminarmente alle Amministrazioni competenti informazioni circa la destinazione d ‘uso dei suddetti pozzi ed in particolare delle relative acque. La necessità di tali informazioni è finalizzata all ‘individuazione dei parametri di riferimento da utilizzare per la valutazione dei dati stessi.
Per esempio, i dati analitici riscontrati nei campioni delle acque di sorgente e delle acque di fontana risultano coerenti con i livelli di riferimento corrispondenti alle acque destinate al consumo umano. Per le acque di pozzo, invece, l ‘eventuale uso destinato al consumo umano avrebbe richiesto ulteriori accertamenti analitici. In particolare per due dei setti pozzi esaminati l ‘esito delle analisi radiometriche di “alfa totale” (risultato pari a circa 0.3 Bq/litro), essendo leggermente superiore al livello di screening di 0.1 Bq/litro, avrebbe richiesto l’analisi specifica dei singoli radioisotopi alfa emettitori nel caso l ‘acqua fosse destinata al consumo umano, ai sensi della Direttiva CE n. 51/2013. Naturalmente, così come anche precisato in dettaglio dalla nota di riscontro del Dipartimento di Prevenzione della ASP di Potenza, in tale ipotesi i pozzi devono essere specificamente e preventivamente autorizzati a norma di legge e le relative acque devono essere periodicamente sottoposte, sempre a norma di legge, anche a determinate analisi chimiche e batteriologiche.
Poiché nella fattispecie, dai riscontri acquisiti si evince che le acque di tali pozzi non risultano autorizzate come acque destinate al consumo umano, i risultati analitici ottenuti vanno confrontati con i valori relativi alle acque sotterranee delle varie tipologie di acquiferi, per le quali i valori di alfa totale misurati da ARPAB risultano compatibili con il range di variabilità dei corrispondenti valori medi regionali e nazionali.
Il Rapporto completo dello screening radiometrico effettuato sarà trasmesso entro quindici giorni alle Amministrazioni interessate.
Potenza 26 marzo 2015