SATRIANO PERDE IL CENTRO DIURNO PER I BAMBINI
Dopo 12 anni Satriano non ha più il centro diurno per l’infanzia e l’adolescenza, un importante servizio dedicato ai minori e alle loro famiglie.
L’amministrazione comunale infatti, nei mesi scorsi, ha indetto soltanto la gara rivolta al servizio di sostegno domiciliare ai bambini e alle loro famiglie – Ambito Agri Melandro – dimenticandosi tuttavia di inserirvi anche il centro diurno, nato appositamente per interventi disposti a sostegno delle famiglie. L’obiettivo del centro infatti è sempre stato quello di promuovere l’accoglienza e la socializzazione tra i bambini attraverso la realizzazione di attività educative, culturali, ricreative. Inoltre, esso ha rappresentato un essenziale punto di riferimento nel supporto al superamento di difficoltà sorte in seno ai percorsi d’istruzione.
Anche questa volta però l’amministrazione comunale ha la sua parte di responsabilità che maldestramente cerca di scaricare sugli uffici e sui responsabili.
L’amministrazione di Satriano pensa solo alle cose materiali senza mai investire un euro, seppur in questo caso si trattasse di stanziamenti già previsti dalla legge, nelle politiche sociali, il vero banco di prova per l’amministrazione reale di una comunità.
Eppure, questa volta non potranno dire che non c’erano i soldi, perché non inserendo all’interno della procedura il centro diurno, il comune di Satriano ha perso circa 20mila euro, appositamente previsti dai piani sociali di zona per queste finalità.
I soldi ci sono, ma il comune di Satriano non è stato in grado di ottenerne lo stanziamento.
Gli amministratori però, dopo le proteste di molte famiglie, si sono accorti della marachella fatta ed hanno cercato di correre ai ripari utilizzando dei soldi (quasi 5000 euro che potevano servire per altri interventi nel settore sociale) per fare il punto ludico nel solo mese di luglio, mentre per i successivi mesi non ci sarà nulla, e le famiglie in difficoltà saranno costrette almeno fino a gennaio a farsi in quattro per assistere i propri figli.
Ma c’è dell’altro.Il comune di Satriano non ha la disponibilità di locali usufruibili a norma di legge (bagno disabili- no barriere architettoniche) per questi servizi. L’amministrazione, pur sapendolo da molto tempo, non ha fatto nulla per adoperarsi e risolvere il problema. E’ stata a guardare e ha perso il centro diurno.
Ma oltre il danno, c’è anche la beffa. Satriano è il Comune capofila dei piani sociali di zona quindi, non inserendo nella gara i centri diurni, ha fatto chiudere dopo 12 anni non soltanto quello di Satriano, ma anche quello di Paterno. Anche le famiglie di Paterno dallo scorso mese e fino a gennaio prossimo conosceranno le inefficienze dell’amministrazione Pascale.